Quando invitiamo persone a cena a casa oppure quando decidiamo di dedicare l’intera serata alle coccole enogastronomiche per noi in modo tale da recuperare dopo una giornata di stress, la cosa migliore da fare sarà liberare la mente e dedicarsi alla preparazione di qualche manicaretto da accompagnare con il giusto vino. Già, il punto è proprio questo: molto spesso siamo tentati di abbinare le pietanze a certe bottiglie piuttosto che ad altre ma temiamo di compiere qualche errore madornale.
Niente paura, perché comunque ci sono alcune tecniche abbinamento cibo vino che è sempre possibile attuare per non commettere sbagli. Le migliori info sul pianeta del vino si potranno consultare sul portale Impeto diVino, in modo tale da orientarsi nel mare di aromi e sapori.
La stagionalità e l’armonia per esaltare le caratteristiche di cibo e vino
Per un perfetto abbinamento cibo vino innanzitutto si dovrà tenere conto di un fattore chiave come quello della stagionalità, quindi ricordare che a diversi periodi dell’anno corrispondono piatti e pietanze ben precisi e che dunque ci sono determinati vini più giusti da abbinare ad essi. Qualche esempio? Nei mesi estivi porte aperte ai piatti freschi e leggeri, perfetti da accompagnare a bianchi come Ribolla e Muller Thurgau ma anche vini rosati con le bollicine. Quando arrivano invece le stagioni caratterizzate da temperature più rigide, inverno in primis, si prepareranno molto più volentieri piatti caldi e fumanti oltre che maggiormente calorici. Ecco che allora si dovranno abbinare a simili pietanze strutturate dei vini rossi complessi e più corposi, come i classici vini della Toscana (Chianti e Bolgheri in testa).
Poi c’è l’abbinamento vino cibo per concordanza. Qui l’obiettivo è riuscire a creare un matrimonio del tutto armonico tra le pietanze e il cibo per andare non soltanto ad esaltare le caratteristiche chiave di entrambi ma soprattutto per riuscire a bilanciarle. Bisogna fare particolare attenzione quindi a proporzionate gli aromi e la struttura del piatto per abbinare correttamente il vino. Pietanze molto elaborate, per esempio, richiederanno vini molto strutturati mentre invece con piatti leggeri e delicati ma anche con cibi cotti al vapore, si potrà ricorrere a bottiglie caratterizzate da aromi più contenuti.
Sensazioni e sapori da bilanciare, tra dolcezza e untuosità
Si può poi ottenere un perfetto abbinamento vino cibo per contrapposizione. In questo speciale contesto (che non si applica però ai dessert, con i quali devono sempre essere abbinati vini dolci). Vediamo quali sono le sensazioni e i sapori da tenere presenti quando arriva il momento di mantenere il tutto in perfetto equilibrio aggiungendo una bottiglia.
Ci sono ingredienti che per esempio si caratterizzano per avere una componente grassa importanze e pietanza condite in modo sostanzioso. Qui serviranno vini con una certa effervescenza, tale da sgrassare (Lambrusco e zampone o cotechino saranno quindi perfetti insieme).
Nel caso in cui invece vi sia una dolcezza di fondo come in presenza di ingredienti come la zucca o la maggior parte dei risotti, servirà un vino che mantenga una certa acidità e una buona sapidità. Più un cibo è succulento, noltre, più serviranno alcol e tannini in grado di asciugare la situazione ripristinando l’equilibrio.
Un buon Chianti è l’ideale con una tagliata di manzo alla fiorentina e comunque anche per le zuppe vale lo stesso ragionamento. Alcol e tannini potranno stemperare anche l’untuosità di certe preparazioni o condimenti, in particolare selvaggina e carni cotte al forno che richiederanno vini rossi corposi. Amaro e acido sono invece sapori duri che hanno bisogno di intrecciarsi con vini più morbidi.